Aggiornamento semestrale del Presidente Paolo Vanini.
Come ogni anno, viste le dinamiche con cui evolvono gli eventi alla Pediatria di Kimbondo, è utile ed opportuno un sintetico aggiornamento di metà anno che serva a condividere come vengono utilizzate le risorse messe a disposizione dai vari donatori, ma anche ad evidenziare le esigenze a cui fare fronte, cercando di trasmettere il concetto che non siamo di fronte ad un “pozzo senza fondo” ma ad una realtà in evoluzione verso una sua sostenibilità. Purtroppo l’obiettivo della sostenibilità ogni volta che sembra a portata di mano viene rimesso in discussione da eventi imprevisti in un paese con una situazione difficile economica, politica e sociale.
Occorre però essere coscienti che, se questo cammino non fosse stato intrapreso con tenacia e decisione già diversi anni fa, Kimbondo non avrebbe potuto superare prove come la perdita dei grandi donatori storici come ad esempio la Fondazione MPS, la nuova legge sui salari che di fatto nel giro di un anno ha quadruplicato i salari, un incremento importante del flusso di pazienti (ad oggi circa 15.000 accessi all’anno), realizzando nel contempo miglioramenti impensabili fino a pochi anni fa come a casa Patrick, alla Neo, l’impianto fotovoltaico, le nuove cucine, i nuovi servizi ospedalieri per la popolazione, ma soprattutto la crescita organizzativa con un CdA che comincia a svolgere la sua funzione, una struttura organizzativa che sta superando il passato accentramento di tutte le funzioni su padre Hugo, una organizzazione basata su personale locale che, accanto alle persone purtroppo ancora legate al concetto del “carpe diem”, vede crescere alcune persone che stanno dimostrando di aver recepito il concetto di bene comune che è alla base della sostenibilità.
Personalmente credo che insieme a tutto questo ci sia stato il coraggio della chiarezza e della trasparenza, il coraggio di condividere i punti deboli e le mancanze, senza idealizzare nulla e nessuno, la trasparenza della “verità spiegata” soprattutto nella delicata fase dell’utilizzo delle risorse.
Se il miracolo continua, nonostante tutto, lo dobbiamo sicuramente alla Provvidenza che si materializza in ciascuno di noi per quello che può e si sente di fare.
L’obiettivo di queste poche righe è quello di trasmettere la grinta e la tenacia necessaria ad andare avanti con la certezza che in futuro Kimbondo possa veramente camminare sulle sue gambe e tutti noi possiamo finalmente allentare questa tensione con la soddisfazione di aver contribuito a qualcosa di grande.
Oggi, dopo aver assistito al crollo delle prime strutture, siamo riusciti a trovare la soluzione al drammatico problema dell’erosione anche se non dobbiamo abbassare la guardia e completare gli interventi governando l’acqua piovana anche e soprattutto a monte della Pediatria
Abbiamo ottenuto la sospensione del terzo livello dello SMIG (legge sui salari minimi) che non avrebbe permesso alla Pediatria di sopravvivere
Abbiamo finalizzato progetti sanitari importanti dedicati alla popolazione indigente ma anche capaci di attirare pazienti in grado di contribuire finanziariamente, progetti innovativi per il Congo come il nuovo ambulatorio per la diagnosi e la cura dell’epilessia (cfr link in calce), o la nuova chirurgia materno/infantile o il nuovo ambulatorio dentistico.
Abbiamo fatto di Casa Patrick un luogo dove i congolesi stanno imparando che l’handicap non è un nemico da eliminare ma una occasione per lavorare ed accompagnare in modo diverso, sicuramente più impegnativo ma altrettanto sicuramente fonte di grande arricchimento personale.
Stiamo faticosamente avviando, con il contributo degli amici tedeschi e francesi, un progetto educativo molto complesso che, partendo dai piccolissimi, prepari i grandi ad uscire dalla Pediatria verso la società esterna, curi i reinserimenti familiari ove possibile e in sicurezza, con l’obiettivo di stabilizzare il numero degli ospiti senza rinunciare al concetto di accoglienza totale.
Stiamo spingendo sulla formazione, non solo sanitaria ma anche gestionale, stiamo lavorando affinché in futuro la raccolta fondi e la presentazione di progetti venga fatta dal personale congolese
Stiamo finalizzando progetti infrastrutturali importanti per l’energia, l’acqua, l’acqua potabile, l’informatizzazione e l’illuminazione
Stiamo aprendo la Pediatria con molta cautela alle istituzioni cercando di dialogare senza rinunciare ai principi voluti dai fondatori.
Come avrete notato ci piace usare la prima persona plurale perché tutto questo lo stiamo facendo insieme a molti di voi, a piccoli passi, , “malembe malembe” e molti di noi sono diventati un vero gruppo con i congolesi più volenterosi che hanno preso posti di responsabilità ed il segnale più valido di questo è il fatto che spesso rispondono “no” ai nostri suggerimenti spiegandoci il perché ed avviando un dialogo che arricchisce sicuramente tutti. Per chi è abituato a lavorare in Africa è chiara l’enorme importanza di questo. Quando una cosa è frutto del loro pensiero e della loro convinzione diventa realmente una cosa loro da curare e da difendere. I piccoli passi vanno fatti convinti e non forzati. Questa è la grande sfida, la ricetta per il passaggio dall’assistenzialismo alla sostenibilità.
Per quanto riguarda le prospettive da qui a fine anno, abbiamo di fronte una serie di incognite legate essenzialmente alla questione dei salari che possono essere sintetizzate come segue:
- dopo aver riconosciuto in marzo il secondo livello dello SMIG a tutti i dipendenti, non avendo le risorse finanziarie necessarie, abbiamo dovuto bilanciare riducendo a tutti l’orario di lavoro ed alla scadenza dei contratti a tempo determinato (36 dipendenti a fine luglio) rinnoveremo il contratto solo ai realmente utili e meritevoli (circa la metà).
- Continuiamo a sperare nei contributi statali e stiamo trattando con i ministeri per averli almeno sul personale sanitario, essendo ormai certo il passaggio a ospedale di riferimento di zona grazie all’entrata in esercizio della nuova chirurgia. Su questo pesa il ritardo del governo nella nomina dei ministri.
- I ricavi propri da ticket sanitari dovrebbero continuare a crescere, mentre, nonostante tutti gli sforzi, il polo agricolo di Kinta stenta a decollare
- Non abbiamo più riserve, ma dobbiamo tenere duro fino alla fine dell’anno in queste condizioni, sperando giorno dopo giorno nella generosità dei donatori vecchi e nuovi, in attesa dei contributi statali e dei primi frutti di Kinta.
Grazie a tutti per esserci vicini.
Buone vacanze
Paolo Vanini